L’Apparato uditivo, è quella funzione preposta alla percezione, conduzione e analisi del suono, con integrazione cerebrale alle altre funzioni sensoriali; L’apparato comprende sia gli organi sensoriali (orecchie, organi preposti alla percezione e alla traduzione del suono), sia le parti uditive del sistema sensoriale.

L’udito umano risulta sensibile ad un ampio spettro di frequenze acustiche (oltre 10 ottave), estese da 16 a 20.000 Hz circa (spesso indicato come da 20 a 20.000) e ad un range di intensità sonora esteso dal limite minimo di soglia (per convenzione, 0 dB), al massimo accettabile dato dal dolore (e poi dalla rottura del timpano, circa 140 dB). E siccome la sensazione sonora non è proporzionale ai valori di pressione acustica, la loro rappresentazione è stata facilitata con l’uso di rapporti a crescita logaritmica (dB).

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L’orecchio si divide in tre parti: orecchio esterno, medio ed interno.

Nell’orecchio esterno vi sono padiglione auricolare, canale auditivo e timpano. In particolare il timpano è una membrana elastica molto sottile in grado di reagire a sollecitazioni acustiche anche di piccola intensità.

Nell’orecchio medio vi sono ossicini, e finestra ovale. Gli ossicini amplificano le vibrazioni del timpano e le inviano alla finestra ovale. La finestra ovale invece è una seconda membrana che passa informazioni all’orecchio interno. A questo punto la pressione è amplificata di circa 90 volte rispetto al movimento esterno dell’aria.

Infine nell’orecchio interno vi è la coclea, una cavità avvolta a chiocciola di circa 30mm piena di liquido, a cui sono collegate le terminazioni nervose.